Un dialogo aperto e partecipato nella sede CNA di Arezzo

Nel pomeriggio di giovedì 28 giugno presso la sede di CNA Arezzo il Prefetto, in adesione all’invito formulato dalla Presidente Franca Binazzi, ha preso parte all’ incontro organizzato alla presenza di numerosi imprenditori del settore artigiano: un tessuto economico – ampio e articolato – di produzione e servizi che rappresenta il cuore pulsante dell’economia provinciale e nazionale.

«Le migliaia di imprese che rappresentiamo – ha dichiarato in apertura la Presidente CNA Arezzo Franca Binazzi – hanno un valore sociale che lega insieme impresa, famiglia, territorio, testimoni di manifattura di qualità, di antichi mestieri ma anche protagonisti dell’innovazione che attraversa la società. La crisi, in 10 anni, ha lasciato sul terreno tante aziende, grandi e piccole. Chi ha resistito è forse più competitivo di prima o quanto meno ha acquisito gli anticorpi per andare avanti, ma su molti fronti siamo sempre in trincea, penalizzati dalla pressione fiscale, dal peso della burocrazia, dalle inefficienze della pubblica amministrazione, dalla carenza di credito, colpiti da forme di concorrenza sleale amplificate dalla crisi che drogano il mercato”.

Il Prefetto, nel sottolineare il valore della manualità e creatività artigiana che non potrà mai essere sostituita dalla tecnologia, ha illustrato la cornice in cui si inserisce il suo impegno quotidiano di governo e presidio del territorio a garanzia della legalità.
Un’attività, dinamica, che si fonda sulla conoscenza e l’analisi puntuale dei vari fenomeni che caratterizzano il tessuto economico-sociale del territorio e che consente, attraverso l’ottimizzazione delle risorse disponibili, di porre in essere interventi mirati.

Il Prefetto, illustra come sia in atto un lavoro costante di “mappatura” che sta portando risultati positivi in collaborazione con gli enti locali, dove i sistemi di controllo di vicinato stanno svolgendo un ruolo attivo per le segnalazioni di episodi sospetti a livello di quartiere.
Si tratta di modalità che possono essere attivate anche nelle aree produttive tramite gruppi whatsapp: le segnalazioni fanno scattare il controllo della polizia locale e a seguire le verifiche degli altri organi di controllo su casi ad esempio di microcriminalità o di attività abusive. Allo stesso modo sistemi di rilevazione sperimentati in passato sul tema dell’abusivismo dagli artigiani in sinergia con la Camera di Commercio e le istituzioni preposte al controllo, se riattivate, possono consentire un controllo del tessuto economico con il sostegno della Prefettura di Arezzo.

Altro tema al centro degli interventi del Prefetto, i sistemi di videosorveglianza adottati dalla maggior parte dei Comuni aretini e che rappresentano strumenti passivi, disciplinati da precise norme regolamentari, che si stanno rivelando molto efficaci nell’attività di indagine.

Le testimonianze in sala dei rappresentanti CNA degli orafi, degli acconciatori, del settore agroalimentare, del comparto edilizia e moda hanno sottolineato il valore di una rete di collaborazione pubblico-privata che può consentire di affrontare in modo concreto temi come la concorrenza sleale, la sicurezza, il lavoro nero e la microcriminalità.

Agli imprenditori il Prefetto ha più volte sottolineato la disponibilità a trovare e sperimentare modalità di intervento condivise così come a farsi portavoce di istanze e di esigenze manifestate dai comparti produttivi.

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