In: IMPRESE

Dichiarazione del Comitato Categorie Economiche del Valdarno (CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti)

Facciamo seguito ad alcune informazioni uscite sulla stampa nei giorni precedenti, sul probabile aumento delle tariffe relative all’imposta TARI.

Esprimiamo stupore e disappunto solo anche sull’ipotesi di questi paventati aumenti.

Primo, perché un’assemblea di Sindaci è certamente consapevole della gravità della crisi economica in atto e che il sistema economico non ha bisogno di sostegni morali da una parte e di aumenti tariffari dall’altra. Secondo: saremmo di fronte a un aumento dei costi senza un corrispettivo aumento dei servizi.

Questi eventuali aumenti contraddirebbero palesemente il famoso “sostegno alle imprese” di cui c’è tanto bisogno.

Così come ci sembra incomprensibile che alcune amministrazioni pubbliche non abbiano ancora capito che se non si vuole distruggere il sistema economico e sociale, è necessario trovare tutte quelle ottimizzazioni/soluzioni per non chiedere ulteriori aumenti dei costi alle imprese rimaste nel territorio, intraprendendo un percorso per ridurre le imposte/i costi.

La Tari, ex Tarsu, ex Tia ed ex Tares (speriamo di non avere dimenticato alcuna variante) è poi oggetto di discussione da molti anni. Il Ministero dell’economia ha finalmente chiarito che non possono essere assoggettati alla tassa sui rifiuti i locali destinati alla produzione e nei quali si producono, quindi, rifiuti speciali e non urbani. C’è poi stata anche una sentenza della Corte di Cassazione ma l’insieme di questi elementi non sembra ancora aver convinto Comuni e soggetti gestori del servizio.

Oltretutto in alcuni Comuni è ancora irrisolta la questione dell’adeguamento dei Regolamenti comunali alle norme nazionali e agli orientamenti della magistratura sui criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani.

E’ ormai indilazionabile una corretta definizione della Tari non solo per rendere più leggero il tributo per le imprese ma anche per determinare una tassazione coerente con gli obiettivi di tutela ambientale. E, in ogni caso, invitiamo i Sindaci dell’Ato della nostra vallata ad impegnarsi ed attuare tutte quelle decisioni per il bene delle imprese del nostro territorio e in prima istanza a respingere eventuali ipotesi di aumento delle tariffe.

Siamo convinti che la loro credibilità, quando parlano di ripresa economica e di sostegno alle imprese locali, passi anche di qui.