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A settembre a Pratovecchio l’evento “Il Casentino tra antichi mestieri e sapori”

“Abbiamo un futuro. Vogliamo averlo. E lo immaginiamo in modo dinamico. La nostra storia, economica e culturale, è costruita sugli elementi che hanno fatto la storia dell’umanità: legno, pietra, ferro, metalli. La loro lavorazione rischia di diventare sempre più di nicchia. Lo sforzo di CNA è invece quello di rendere queste lavorazioni, che sono l’emblema dell’artigianato, la chiave di volta di un rinnovato sviluppo del Casentino, una strategia che passa dall’aggregazione degli artigiani, dal loro fare sistema, dall’individuazione di strategie di internazionalizzazione”.
Maurizio Vecchio, Presidente CNA Casentino, ha presentato così l’evento di venerdì 25 settembre al Parco delle Rimembranze di Pratovecchio: “Il Casentino tra antichi mestieri e sapori. Alla riscoperta delle tradizioni artigianali”. Undici le aziende che hanno animato la giornata con il patrocinio del Comune di Pratovecchio Stia ed il contributo della Camera di Commercio di Arezzo.
Dimostrazioni live di attività di artigiani del legno, del ferro battuto, della pietra lavorata, dei metalli preziosi e degustazione di prodotti tipici a cura di aziende agroalimentari locali; non è mancato uno spazio creativo con il maestro Alessandro Marrone.
Alle ore 10 incontro (“Il Futuro? È fatto a mano”) con gli studenti delle scuole medie e con Romano Benini, giornalista e consulente del Ministero del lavoro; Andrea Sereni, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Maurizio Vecchio, Presidente CNA Casentino.
“Con eventi come questi –
ha sottolineato Vecchio – vogliamo dimostrare che non abbiamo la testa voltata all’indietro. Non dimentichiamo le nostre radici ma siamo convinti che l’artigianato tradizionale, quello basato sulla creatività e sulla capacità delle mani, abbia anche un futuro. La crisi economica non consentirà, quando sarà esaurita, che tutto torni come prima. In questa prospettiva la qualità, sia dei prodotti artigianali che di quelli agroalimentari, acquisterà una nuova centralità. Noi vogliamo essere pronti a questa sfida. Puntando a valorizzare le nostre produzioni in questo territorio, con sinergie fondamentali quali quelle con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che ci consente di racchiudere in un unico cerchio turismo, ambiente, artigianato, eccellenze agro alimentari. Ma pensiamo anche che, sulla scia dell’internazionalizzazione dei prodotti della terra, anche quelli delle mani possano avere una strategia coordinata di commercializzazione”.