Binazzi nominata portavoce: governiamo il cambiamento rafforzando i legami associativi.

Far sentire la voce delle imprese della Toscana del Sud al tavolo con le istituzioni, sostenere il tessuto economico e produttivo dell’area nelle politiche di sviluppo regionale, rafforzare la rappresentanza del comparto manifatturiero e dell’artigianato diffuso nei tre territori.
Questi gli obiettivi con cui si consolida un percorso di collaborazione già avviato tra le CNA di Arezzo, Grosseto e Siena e che oggi fa un passo avanti con la nomina di Franca Binazzi a portavoce di CNA Area Vasta Toscana Sud, ruolo ricoperto a rotazione tra i tre Presidenti.
“Come sistema associativo da tempo siamo usciti dai tradizionali schemi territoriali nell’interesse delle piccole e medie imprese che rappresentiamo – dichiara Franca Binazzi, Presidente CNA Arezzo e neo portavoce di CNA Toscana Sud – Il mercato insegna che per l’imprenditore non ci sono confini ma le sinergie diventano sinonimo di competitività e le strategie nascono dal gioco di squadra. La Toscana del Sud punta a rafforzare la propria capacità di incidere sui tavoli decisionali con un modello di rappresentanza che va dritto al cuore dei problemi. Già il recente rapporto dell’osservatorio CNA sulla tassazione sulla piccola impresa, oltre ad evidenziare differenze significative nei tre comuni capoluogo, fa emergere il nodo rifiuti sia sul fronte della disparità delle tariffe sullo smaltimento che dimostrano quanto siamo ancora lontani dal compimento di un processo di armonizzazione, sia sulla mancata applicazione da parte dei Comuni dell’esclusione dalla Tari delle aree dove si producono rifiuti speciali. Dobbiamo spingere su interventi correttivi per far scendere la curva della pressione fiscale e agevolare la gestione d’impresa anche su temi specifici come l’accesso alle isole ecologiche: uniti amplificheremo la nostra capacità contrattuale”.

Delle 413 mila imprese toscane, oltre 95 mila operano nella province di Arezzo, Grosseto e Siena, pari al 23%. L’artigianato in Toscana conta circa 105 mila imprese di cui oltre 22 mila nella Toscana del Sud (quasi la metà associate alle tre CNA). Numeri in aumento se si considera che dal 31 marzo al 30 giugno (dati Infocamere) la Toscana del Sud ha dato segnali di dinamismo registrando + 355 imprese.
“E’ la fotografia di un tessuto economico diffuso che ha resistito alla crisi acquisendo gli anticorpi per andare avanti – è il commento di Riccardo Breda, Presidente CNA Grosseto – Spetta alle associazioni fornire soluzioni in tempi rapidi ai problemi e noi lo stiamo facendo in una dimensione di sistema sia sul fronte della rappresentanza che dei servizi mettendo in rete competenze, esperienze e capacità di proposta politica. Nessuno pensa a fusioni tra associazioni, ma nessuno, da solo, può più bastare a se stesso. Di fronte ad una ripresa ancora troppo lenta, occorre un’azione di coordinamento che rafforzi la Toscana del Sud e la prospettiva di sviluppo di sistemi produttivi con vocazioni diverse ma integrati sul piano territoriale (si pensi alle filiere di produzione e consumo, ai flussi di merci e persone, di competenze e specializzazioni produttive). Non partiamo da zero: abbiamo già promosso incontri congiunti con amministratori locali, vertici regionali e parlamentari del territorio. Adesso la nomina della portavoce consentirà un’azione di lobby più strutturata e incisiva, affiancata da un’attività di indagine per far emergere il peso delle nostre imprese e le criticità”.

“La forza della CNA è sempre stata quella di modellare nel tempo la propria azione ai bisogni delle imprese – osserva Fabio Petri, Presidente CNA Siena – Interrotto con il referendum il percorso di riordino delle funzioni territoriali con gli enti di area vasta, quel modello aggregativo resta al centro delle nostre strategie per la rappresentanza dentro e fuori il sistema associativo, per esercitare in modo ancora più puntuale il nostro ruolo politico, anche attraverso lo scambio di buone pratiche tra le organizzazioni di Arezzo, Grosseto e Siena, e valorizzare un territorio – la Toscana del Sud – che ha una forte connotazione manifatturiera all’interno della regione. Con la portavoce metteremo al centro dell’agenda i rapporti con le istituzioni, gli enti e le società partecipate, temi come la gestione dei rifiuti, le infrastrutture, la formazione e le politiche di sviluppo. Senza dimenticare il welfare ed il sistema sanitario regionale, centrale per imprenditori e pensionati, che sono anche cittadini. La CNA è infatti una forza sociale, che ha la capacità e la legittima ambizione di essere propositiva in ogni campo della vita civile”.

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