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Claudio Barolo CNA acconciatori e Roberta Pagni CNA estetiste

I centri rispettano norme rigorose in materia di prevenzione della salute pubblica come previsto dalle disposizioni degli organi competenti di controllo e vigilanza territoriali

I clienti dei centri estetici e dei saloni di acconciatura regolari possono stare tranquilli. A fronte dell’emergenza sanitaria che sta svuotando i saloni di acconciatura e i centri estetici e all’indomani del Dpcm del 4 marzo scorso, CNA Benessere e Sanità Arezzo richiama l’attenzione sull’importanza di offrire alla clientela tutele e informazioni corrette, nell’ottica del rapporto fiduciario che lega professionista-cliente.
I centri rispettano norme rigorose in materia di prevenzione della salute pubblica come previsto dalle disposizioni degli organi competenti di controllo e vigilanza territoriali. Ogni impresa di settore è infatti assoggettata al rispetto delle norme previste sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, in particolare per quanto riguarda l’obbligo di dotarsi dei dispositivi di controllo e prevenzione nei confronti del personale addetto (tra cui, ad esempio, l’uso di mascherine e guanti monouso, ambienti e apparecchiature sterili) e l’obbligo di svolgere formazione periodica specifica sulla prevenzione dei rischi.
Quanto attualmente predisposto in materia di contenimento della diffusione di possibili contagi è già ampiamente garantito dalle imprese di Estetica, Acconciatura e Benessere proprio in virtù di preesistenti leggi e regolamenti di riferimento e, ad oggi, le misure precauzionali previste dal Dpcm del 4 marzo relative all’affollamento di persone sono garantite dall’attività su appuntamento che evita soste nelle sale d’attesa e situazioni di promiscuità.
CNA Benessere e Sanità Arezzo ritiene necessario, in questa situazione di generale preoccupazione, predisporre strumenti incisivi di informazione sui rischi in cui si può incorrere, invece, rivolgendosi ad operatori non regolari e a centri non autorizzati, che non posseggono regolare licenza di esercizio e che sfuggono, quindi, ad ogni attività di vigilanza e controllo.
I consumatori devono essere consapevoli dei rischi a cui si espongono rivolgendosi ad operatori non regolari e fuori controllo. Rischi che, purtroppo, non sono circoscritti all’emergenza sanitaria del momento.