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10 milioni di euro a disposizione degli associati CNA. O con mutuo chirografario o con fido commerciale: istruttoria celere e risposta in tempi brevi

“Credito Smart”: questo il prodotto che Nuova Banca Etruria e CNA hanno presentato nella sede dell’associazione artigiana. E’ stato illustrato dall’Amministratore Delegato di Nuova Banca Etruria, Roberto Bertola e dalla Presidente CNA, Franca Binazzi.
Con loro, per illustrare i dettagli tecnici, il Direttore di Cna, Nicola Tosi, e Luca Scassellati, Direttore canali distributivi di Nuova Banca Etruria.
Con il nuovo prodotto, l’istituto di credito mette a disposizione un plafond pari a 10 milioni di euro per far fronte alle esigenze aziendali di liquidità oppure d’investimento. “Smart” sottolinea la semplicità dei prodotti, la facilità del processo di richiesta e la rapidità dei tempi di risposta. Due le possibili opzioni riservate alle aziende associate a CNA. La prima è rappresentata dal mutuo chirografario: durata massima 5 anni, tasso fisso 4,25%, importo massimo finanziabile 25mila euro, rata mensile. La seconda è il fido commerciale: durata massima a revoca/scadenza, tasso massimo applicabile EUR 3m + 3%, importo massimo finanziabile 50mila euro.
Il nostro intento – ha commentato Roberto Bertola è dare credito alle aziende meritevoli, conoscendo bene che in CNA ce ne sono molte. La rapidità con cui abbiamo presentato insieme all’Associazione questo prodotto, testimonia la volontà di costruire progetti per far guardare al futuro molte imprese. Nuova Banca Etruria è tornata per questo, pronta ad essere di nuovo  – ha detto rivolgendosi agli imprenditori presenti – la vostra banca di riferimento. Vogliamo dare consulenza non solo alle imprese ma anche alle famiglie”. L’Amministratore delegato ha poi citato quanto detto a proposito della banca dall’Arcivescovo Fontana in occasione delle celebrazioni della Madonna del Conforto, apprezzando le valutazioni e le indicazioni date. “Noi – ha confermato Bertola siamo dalla parte dei ‘subordinatisti’, del territorio, delle imprese e delle famiglie”. E rivolgendosi ancora agli associati di Cna, ha ricordato di essere figlio di un artigiano e di ricordare bene le condizioni di lavoro e le preoccupazioni della piccola impresa familiare. “Noi siamo e saremo banca del territorio: il nostro obiettivo è raccogliere ed impiegare in questa realtà, parcellizzando il rischio ed essendo rapidi nel dare le risposte alle domande che ci vengono fatte”.
Quello del credito – ha sottolineato Franca Binazzi è un tema da sempre al centro della nostra attività. I dati parlano chiaro: le piccole e medie imprese con meno di 20 addetti sono il 98,3% del tessuto produttivo, contribuiscono al 58% dell’occupazione ma sono destinatarie solo del 19,6% dei prestiti bancari alle aziende non finanziarie. Lo squilibrio tra il peso delle nostre aziende sul tessuto produttivo e la quota di credito che ricevono è sproporzionato, specie se consideriamo che fonti alternative al credito bancario sono praticamente inesistenti”.
Con questo accordo la partnership con Nuova Banca Etruria si rafforza e segna un passo avanti dopo la condivisione del Progetto Rating CNA con cui l’Associazione accompagna le imprese dallo sportello CNA a quello bancario. “Lo scorso anno – ha ricordato la Presidente Binazzi il nostro staff Credito ha messo a punto questo servizio specialistico basato su una dettagliata analisi finanziaria dell’azienda e un’attenta valutazione della sua capacità di credito. La consegna all’impresa e alla banca di questo elaborato consente di velocizzare i tempi e di fornire alla banca una fotografia della situazione finanziaria dell’azienda, utile per la valutazione e il perfezionamento dell’istruttoria”.
CNA Arezzo ha messo in programma una serie di incontri, tra febbraio e marzo, in tutta la provincia. “Incontreremo imprese e cittadini per parlare di agevolazioni ed opportunità da cogliere in questa delicata fase economica – annuncia Franca Binazzi. Tema centrale sarà il credito. Molte delle nostre aziende, seppur in difficoltà, hanno dimostrato di sapersi adeguare alla congiuntura economica e di essere capaci di continuare a creare valore per il mercato. E’ su questo tessuto che la Banca deve continuare a scommettere rafforzando il ruolo di istituto del territorio e consolidando un rapporto stretto e continuativo con il mondo dell’impresa”.