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Veneri CNA: una mostra sulla bellezza tutta italiana ma tra gli operatori resta l’incertezza per le troppe variabili sul mercato.

E’ la vetrina del segmento italiano dell’oreficeria, un mix di creatività, cultura ed innovazione legata a doppio filo al know how dell’imprenditoria orafa aretina.

“E’ un momento non certo facile per le nostre imprese – commenta Gabriele Veneri, portavoce degli Orafi di CNA – questo appuntamento, come già Vicenza, cade in una fase in cui si registra, sul fronte dell’export, un calo del consumo di materie prime, di lingotti e metallo puro (-24%) anche se il 5,1% in più sulle esportazioni di gioielleria e oreficeria significa che i prodotti aretini restano una certezza a livello commerciale: qualità e stile trovano sempre un mercato.
Mai come in questi ultimi anni ci troviamo ad interpretare non solo l’andamento ma anche il riposizionamento del mercato dei gioielli: non più e non solo gli Emirati Arabi che sotto i colpi di tensioni geopolitiche hanno ridotto sensibilmente gli acquisti made in Arezzo. La crescita della domanda dall’Estremo Oriente e dalla Turchia comporta per le imprese uno sforzo importante di trasformazione dei campionari: clientela diversa significa tendenze, design e gusti diversi che per la produzione orafa si traducono in investimenti poi tutti da verificare al momento degli ordinativi. La nostra capacità di innovare sta tutta in questa costante e costosa attività di ricerca e sperimentazione sulle materie prime, sulle loro lavorazioni e combinazioni che esprimono al meglio qualità e creatività italiana. Ma con un mercato internazionale sempre più fluido, continua a dominare tra gli operatori l’incertezza per le troppe variabili in campo. Per non parlare del mercato interno pressoché scomparso: gli effetti della crisi hanno inciso sulle abitudini d’acquisto della clientela limitando le spese per i preziosi e rendendo la vita difficile alle gioiellerie. Peccato che non si possa parlare per la domanda interna di oreficeria di consumo a Km zero, quello che predilige il prodotto locale certificato dal produttore. Il distretto orafo aretino avrebbe tutte le caratteristiche per garantirlo”.

Gold Italy è dedicata al gioiello italiano, alla migliore manifattura sul mercato, stile e design d’eccellenza, binomio oro-moda come partnership vincente: “Fiere del genere mettono in mostra la bellezza – osserva Gabriele Veneri – qui è possibile toccare con mano l’unicità del made in Italy, stringere e consolidare relazioni sperando che si trasformino in business e relazioni produttive. Certo è che il calendario fieristico propone appuntamenti molto ravvicinati: difficile per le aziende coprire tutte le manifestazioni e vale la stessa cosa per i buyer”.