L’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni alle imprese che intendono usufruire del credito di imposta per investimenti di Ricerca & Sviluppo (esempio realizzazione prototipi), alla luce delle modifiche introdotte, al fine di potenziare lo strumento, con l’ultima Legge di Bilancio.

Il bonus è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato.

Il meccanismo di calcolo del credito d’imposta è di tipo incrementale: spetta sulle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi imposta precedenti.

Il credito d’imposta spetta a condizione che la spesa complessiva per investimenti in ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno a 30.000 euro.

Sono agevolabili le spese relative alle attrezzature e al personale altamente qualificato impiegate nei progetti di ricerca, nonché le consulenze professionali.

Tra le novità, che si applicano da quest’anno, viene concesso un anno in più per effettuare gli investimenti, mentre l’aliquota aumenta al 50% e diventa unica per tutti i tipi di spese ammissibili. E ancora: entrano nella platea dei beneficiari anche le imprese residenti che svolgono attività di ricerca e sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili le spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore.