In: IMPRESE

Le imprese sostengono il Comune Unico tra Pergine e Laterina

Il Comitato delle Categorie Economiche del Valdarno – che raccoglie CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti – dice SI al COMUNE UNICO tra Pergine e Laterina, invitando gli imprenditori ad andare a votare questo fine settimana (29 e 30 ottobre).

In più di un’occasione le Categorie Economiche hanno dichiarato che il Valdarno è un’area complessa ed interdipendente dove i problemi con i quali ci si confronta sono in larga parte di dimensione sovracomunale e, per questo, necessitano di risposte dello stesso ordine di grandezza. Le Categorie Economiche hanno in tal senso sostenuto l’armonizzazione degli strumenti amministrativi, dei regolamenti e dei tributi locali della vallata, così come la razionalizzazione nella gestione dei servizi di pubblica utilità, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica.

Nella convinzione che la frammentazione di un territorio come quello del Valdarno produce una serie di effetti negativi, sui regolamenti, sulle tariffe, sui tempi di risposta, che le imprese non hanno più intenzione di sopportare.
Un ente con maggiori competenze, risorse e capacità di programmazione economica, è sicuramente un’occasione da non perdere per sviluppare correttamente e concretamente un territorio che non è sfuggito alle grandi difficoltà di questo tempo, ma che, grazie anche alle aziende presenti, ha ancora forti potenzialità.

I presidenti delle associazioni di categoria sono convinti che la razionalizzazione delle spese e dei costi, l’opportunità di ridurre ed armonizzare alcuni regolamenti, alcune tariffe e le tasse, possono contribuire ad un salto in avanti deciso e concreto verso un ente amministrativo unico capace di amministrare il territorio in modo omogeneo e dare una spinta positiva verso uno sviluppo accentuato.

I presidenti Mascagni, Baldi, Taranghelli, Cioni, Vannelli, Di Loreto, concludono che “non siamo di fronte ad una semplice riorganizzazione istituzionale ma ad un’importante occasione di possibile sviluppo anche per il sistema imprenditoriale locale. Le associazioni vigileranno e daranno il loro contributo perché tutto possa procedere senza causare nessun tipo di problema o difficoltà burocratiche, ma si crei solo l’opportunità di discutere con il nuovo Ente una politica di sviluppo economico e sociale che potrà contare su nuove e reali risorse“.