CNA Arezzo e Servizio di Emergenza Sanitaria insieme per mappare gli unici strumenti in grado di assistere un paziente in arresto cardiaco

Salvare la vita nel tempo che intercorre tra la chiamata al 112 e l’arrivo del personale sanitario: in attesa dei mezzi di soccorso il defibrillatore semiautomatico è l’unico strumento in grado di far ripartire il cuore con una manovra tempestiva di prima assistenza a chi lo necessita.

Da qui la diffusione capillare di questi apparecchi nel territorio aretino – Arezzo è la città più cardioprotetta d’Italia – con il più alto numero di defibrillatori, così come la necessità di mapparli e di tenerli costantemente efficienti.

Un’esigenza che la Centrale Operativa Emergenza Sanitaria 112 della Asl Toscana Sud Est ha espresso alle categorie economiche e alla quale CNA Arezzo ha prontamente risposto incontrando il Direttore Centrale 112 Arezzo dr. Simone Nocentini.

“Il gran numero di strumenti di pronto intervento a disposizione dei cittadini nei luoghi di ritrovo e anche di lavoro – dichiara il Dr. Simone Nocentini Direttore Centrale 118 Arezzo – necessita di un censimento scadenzato temporalmente. Visto che sono molte le aziende che hanno collocato defibrillatori nei propri spazi di lavoro, è richiesta la collaborazione delle associazioni di categoria e CNA si è messa immediatamente a disposizione per favorire questa operazione di censimento, chiedendo a tutti gli oltre 4 mila associati di comunicare l’eventuale presenza dei defibrillatori e la data dell’ultimo controllo di taratura, in modo da aggiornare la mappatura e di controllare l’efficienza delle apparecchiature.

“Il nostro ruolo – afferma il Presidente CNA Arezzo Fabio Mascagni – è quello di tutelare i nostri associati ed operare per la crescita economica del territorio, ma siamo anche una forza sociale che ha a cuore la salute, la prevenzione e la solidarietà. Fare impresa e far parte di una comunità significa anche questo, dotarsi di strumenti salvavita funzionanti e facilmente localizzabili nelle nostre aziende per lavoratori e cittadini. Per questo siamo felici di collaborare con il Servizio di Emergenza per un censimento utile e importante che richiede il coinvolgimento degli associati CNA di tutta la provincia”, conclude Mascagni.

RASSEGNA STAMPA

“Prevenzione in azienda, CNA chiede la mappatura dei defibrillatori”

VIDEO INTERVISTA

Teletruria: “Progetto Arezzo Cuore, CNA si unisce”