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Ci possono essere acconciature fuori piega ma a Cna interessano quelle fuori norma. “L’abusivismo e l’illegalità nel nostro settore stanno dilagando – commenta Luca Bichi, Presidente provinciale degli acconciatori CNA. In tutte le possibili varianti: orari, materiali utilizzati, ambienti, contratti di lavoro, sicurezza, … Con riflessi negativi per tutti: per i professionisti che lavorano rispettando le norme a cominciare dai Regolamenti regionali ai consumatori finali. Chi sorride pensando a quanto risparmia, forse sorriderà meno pensando a cosa viene messo sui suoi capelli o sulla sua pelle. Qui non è in gioco un marchio contraffatto ma la salute”.
CNA è impegnata da tempo su questo fronte. “A settembre ci siamo rivolti all’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Arezzo e abbiamo ottenuto un impegno ad attivarsi per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e dell’illegalità nel nostro settore. Sono passati i mesi e, purtroppo, non abbiamo visto nulla. Sulla base di circostanziate segnalazioni di molti associati, abbiamo fatto l’accesso agli atti del Comune di Arezzo, trovando la conferma che controlli e conseguenti azioni repressive sono necessarie”.
“Ci dispiace che l’Assessore non abbia dato seguiti agli impegni che si era assunto. Lo faremo noi – annuncia Bichi. CNA organizzerà nelle prossime settimane una riunione di tutta la categoria invitando anche i rappresentanti delle istituzioni locali. Siamo convinti che la legalità delle imprese e la salute dei cittadini non siano temi solo di CNA o delle categorie economiche ma di tutti. A cominciare dal Comune di Arezzo”.