Un provvedimento importante per le imprese, soprattutto le piccole, messe in forte difficoltà dagli aumenti spropositati dei canoni.
A fine dicembre è stato raggiunto un accordo con la Regione Toscana per una revisione complessiva del sistema tariffario relativo agli oneri sulle concessioni e sui canoni del demanio idrico. L’accordo, sollecitato da CNA Toscana, prevede:
– i canoni del demanio idrico (sia pozzi che beni demaniali) in scadenza al 31.12.2016 vengono rateizzati in due tranche: 50% al 31.12.2016 e l’altro rimanente 50% al 30.04.2017
– posticipo al 28.02.2017 (invece che al 31.12.2016) della possibilità da parte delle imprese di chiedere le riduzioni (25%) previste dalla norma per il canone 2017
– conferma di quanto già stabilito in precedenza per gli ormeggiatori che hanno un utilizzo stagionale delle concessioni (rateizzazione dei canoni 2016 e 2017 in 5 anni)
– impegno da parte della Regione a riaprire nei primi mesi del 2017 il tavolo di concertazione con le categorie economiche sulla normativa regionale per il demanio idrico e in particolare per una revisione dei canoni 2017
Non viene invece rateizzata l’imposta sulle concessioni, poiché non è previsto dalla legislazione regionale e pertanto le imposte sulle concessioni dovranno essere versate entro il 31.12.2016 nelle misure previste dalla legge, vale a dire il 50% nel 2016 e il 25% nel 2017 per i canoni su beni demaniali e ormeggi e del 10% sui prelievi di acque da pozzi.
La rateizzazione è un provvedimento importante per le imprese, soprattutto le piccole, messe in forte difficoltà dagli aumenti spropositati dei canoni. L’impatto sulle imprese di questo inaspettato pagamento sarebbe stato molto pesante.
I canoni infatti per molte attività sono aumentati in maniera considerevole, anche raddoppiati e quadruplicati, passando per qualche piccola attività come ad esempio una tintolavanderia da poco meno di mille euro a oltre tremila euro.