Berti CNA Acconciatori: Boom di matrimoni, parrucchieri presi d’assalto per il 2023

Nonostante i costi e la crisi economica, la voglia di sposarsi non si ferma. A confermarlo è il boom di prenotazioni che stanno ricevendo gli acconciatori di Arezzo per il 2023. “Le richieste per l’anno prossimo sono arrivate numerosissime, non abbiamo più weekend liberi fino a metà 2024”, spiega Paolo Berti, presidente CNA Acconciatori Arezzo. Il settore sta vivendo una rinascita, dopo il crollo causato dalla pandemia: “Il giro d’affari è aumentato grazie al boom di matrimoni rimandati negli ultimi due anni. Ora ci troviamo in difficoltà nel gestire le richieste last minute che ci piovono addosso quotidianamente – prosegue Berti. È un periodo fortunato e complicato per noi, stiamo affrontando questa improvvisa impennata di domanda con grande disponibilità, cercando di accontentare tutti i nostri clienti nonostante le difficoltà organizzative. Per la prima volta facciamo matrimoni infrasettimanali, di giovedì e venerdì, giornate prima impensabili”. Sul fronte tendenze, Berti spiega: “Estro e professionalità sono i tratti distintivi del nostro mestiere. Se dovessi usare delle parole chiave, direi lucentezza ed eleganza, questo almeno per le spose italiane ed europee in generale, mentre le clienti di altre nazionalità amano ancora cercare i volumi”. Oltre all’aumento dovuto ai matrimoni, il boom dei parrucchieri è dato anche dalla riscoperta della cura di sé, e tutto questo porta i saloni a doversi riorganizzare: “Diventa difficile stare dietro a questa richiesta – sottolinea Berti – abbiamo dovuto estendere gli orari e assumere nuovo personale. Oltretutto, tornando alle cerimonie, il nuovo mood prevede di fare filmati anche della preparazione della sposa, quindi il parrucchiere è chiamato ad andare a casa, o nel luogo della cerimonia e questo per noi significa allungare i tempi, anche di parecchio”.

La crescita del settore ha portato ottimismo, e quindi investimenti con l’obbiettivo di fornire servizi migliori e di qualità alla clientela, sia femminile che maschile. “Si stima che nello scorso anno quasi il 50% dei parrucchieri ha frequentato un corso di specializzazione sul lavoro tecnico come ad esempio la colorazione – commenta Luca Bichi membro del comitato acconciatori di CNA Arezzo – ma è difficilissimo trovare personale, la gente non si avvicina a questa professione, ci vorrebbe più formazione, serve la voglia di entrare nel mondo della colorazione, di imparare varie tecniche. Personalmente, ho la fortuna di avere tre dipendenti in grado di lavorare a 360 gradi, facciamo molti corsi di formazione, periodicamente all’interno del mio negozio ospitiamo formatori esperti, perché la professionalità è l’ingrediente principale, non si va avanti senza collaboratori efficienti”. E a proposito di colori, la tendenza primavera estate punta sul biondo, conclude Bichi: “È un colore che è tornato molto, assieme ad acconciature che risaltano la femminilità, ma molto semplici ed essenziali”.

“La stimolazione al confronto sulle sfide, le opportunità per i giovani, porre le basi per nuovi progetti, sono questi gli obbiettivi della Camera Italiana dell’Acconciatura” – dichiara Antonio Stocchi, che oltre ad essere membro del direttivo di CNA Acconciatori di Arezzo è il Presidente della Camera Italiana dell’Acconciatura. L’evoluzione della professione in primis passa sicuramente dalla creatività soprattutto nel taglio. Questo è un periodo molto intenso, affrontiamo questo boom di richieste aumentando gli orari e dando la massima disponibilità al cliente. Anche noi siamo in cerca di personale, il problema, comune a molte attività, è che non si trova. La richiesta è altissima, ma non ci sono nuove leve”. Per quanto riguarda le tendenze moda, c’è anche da registrare il grande ritorno degli anni 80/90, prosegue Stocchi: “Vanno i capelli molto corti, le rasature sono tornate in auge, i caschetti in tutte le loro declinazioni. Sul femminile, la moda vuole un capello molto scalato, con delle frange da sfruttare nelle loro lunghezze. Per una serata elegante, torna prepotente lo stile glam rock, ma con una novità: l’effetto deve essere molto naturale”.

Se i servizi per la clientela femminile la fanno da padrone nei saloni, negli ultimi anni il mercato del grooming maschile ha registrato una crescita significativa: “Gli uomini prestano sempre più attenzione al loro aspetto generale e alla loro salute, e questo ha portato un aumento della domanda di prodotti specifici per la cura della pelle, dei capelli e del corpo”, conclude Roberto Infantino membro direttivo CNA Acconciatori, specialista nel maschile. Per quanto riguarda la tendenza primavera/estate, c’è una moda molto versatile: “Dipende dalle fasce d’età: la richiesta del cliente giovane è di avere capelli mossi in avanti, con sfumature decise, abbastanza accentuate, richiesta lasciarli un po’ ricci sopra pettinati in avanti con degli effetti opachi, effetto salsedine, si utilizzano prodotti al sale marino. Poi c’è la fascia 40/50 che predilige una lunghezza medio/lunga con ciuffo che richiama anni 80/90 con delle sfumature abbastanza decise. Si è ritornati un po’ alla linea di un tempo, però modernizzato, con sfumature abbastanza spinte, ed effetto bombato, lucido”.

Per Infantino il problema del personale va affrontato da un’altra prospettiva: “Dopo la pandemia, molte persone hanno deciso di dare una svolta alla propria vita, e io mi sono ritrovato con tre dipendenti in meno. Ora sono riuscito a riformare il gruppo e mi fa piacere che anche le donne si stiano avvicinando al mondo dell’acconciatura maschile, che siano decise a imparare le tecniche per fare le barbe, usando i prodotti giusti e i panni caldi, come si faceva una volta. Ho la fortuna di non essere io a cercare personale, mi cercano loro. Sono convinto che non siamo noi a scegliere i nostri collaboratori, veniamo scelti. I ragazzi oggi cercano un ambiente dove ci possa essere un’eventuale crescita”. Insomma, nonostante le difficoltà organizzative, parrucchieri ed acconciatori affrontano con ottimismo ed entusiasmo questa rinascita del settore, pronti a soddisfare la ritrovata voglia di bellezza e cura di sé degli italiani. Il boom di matrimoni è una opportunità da cogliere, nonostante le complessità gestionali, e gli operatori del settore si stanno attrezzando al meglio per far fronte a questa sfida con creatività e professionalità.