Legge di Bilancio 2021

Possibilità di accesso alla pensione con ‘Opzione Donna’
Si riconosce il diritto alla pensione per tutte le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2020 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome. Il trattamento pensionistico sarà calcolato secondo le regole del sistema di calcolo contributivo.

APE sociale
Viene garantito il diritto all’anticipo pensionistico sociale alle seguenti categorie:

  • lavoratori in stato di disoccupazione
  • lavoratori con familiare convivente in stato di handicap grave
  • lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%
  • lavoratori che svolgono mansioni gravose o usuranti

Per accedere a tale anticipo, occorre avere un’età minima di 63 anni ed una contribuzione di almeno 30 anni (per i lavoratori gravosi e usuranti, la contribuzione minima è di 36 anni). Tali requisiti devono essere maturati entro il 31.12.2021.

Nona salvaguardia per l’accesso al pensionamento
Si riconosce il diritto di accesso alla pensione con i requisiti vigenti prima della data di entrata in vigore della Riforma Fornero (01.01.2012) nel limite di n. 2400 soggetti alle seguenti categorie:

  • lavoratori autorizzati ai versamenti volontari alla data del 04.12.2011 con almeno un contributo volontario accreditato alla data del 06.12.2011, anche se hanno ripreso l’attività lavorativa, purché non riconducibile ad un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato
  • lavoratori autorizzati ai versamenti volontari prima del 04.12.2011 (e che al 06.12.2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data), a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato
  • lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto in ragione di accordi individuali, collettivi o per risoluzione individuale
  • lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità grave
  • ai lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato e ai lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato, il cui rapporto di lavoro è cessato tra il 01.01.2007 e il 31.12.2011, non rioccupati a tempo indeterminato (con esclusione del settore agricolo e dei lavoratori con qualifica di stagionali)

Valorizzazione ai fini pensionistici dei periodi di part-time verticale
In presenza di contratti di lavoro a tempo parziale verticale/ciclico, con prestazione lavorativa concentrata in determinati periodi (es: 2 settimane al mese oppure 5 mesi all’anno), si riconosce l’intero anno utile ai fini del raggiungimento dei requisiti di anzianità lavorativa per l’accesso al diritto alla pensione, senza che il lavoratore sostenga costi per la relativa copertura.

Assegno di natalità (Bonus Bebé)
Il bonus, erogato su 12 mensilità, spetta per i figli nati o adottati dal 01.01.2021 al 31.12.2021, con importo variabile di €80, €120 o €160 in base all’ISEE secondo le seguenti fasce di reddito:

  • ISEE fino a € 7.000: bonus di € 1.920 annui
  • ISEE da € 7.000 a € 40.000: bonus di € 1.440 annui
  • ISEE sopra € 40.000: bonus di € 960 annui

Congedo di paternità
L’applicazione delle disposizioni concernenti il congedo obbligatorio, per il padre lavoratore dipendente, da fruire entro i 5 mesi dalla nascita del figlio è prorogata anche per l’anno 2021. La durata del congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente è aumentata da 7 giorni previsti per l’anno 2020 a 10 giorni per l’anno 2021 che possono essere goduti anche in via non continuativa.

Sostegno alle madri con figli disabili
Alle madri disoccupate o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%, è concesso un contributo mensile nella misura massima di € 500 netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 (con un successivo decreto saranno stabilite le modalità di richiesta).

Indennizzo per cessazione attività commerciale
L’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale è una prestazione economica che viene concessa ai titolari di Partita IVA, i commercianti appunto, che non hanno ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia (si resta in attesa di conoscere i requisiti richiesti e le modalità tecniche per l’invio della domanda).

Indennità di continuità reddituale e operativa (ISCRO)
E’ istituita, in via sperimentale, per il triennio 2021-2023 l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), erogata dall’INPS. L’indennità è riconosciuta, previa domanda, ai soggetti iscritti alla gestione separata INPS in possesso dei seguenti requisiti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
  • non essere beneficiari di reddito di cittadinanza
  • avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 3 anni prima dell’anno precedente alla presentazione della domanda
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a € 8.145
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria
  • essere titolari di Partita IVA attiva da almeno 4 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso

L’indennità riconosciuta sarà pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate e sarà erogata per 6 mensilità. L’importo non può in ogni caso superare il limite di € 800 mensili e non può essere inferiore a € 250 mensili (si resta in attesa di conoscere le indicazioni tecniche per l’invio delle domande).

Isopensione
Nei casi di eccedenza di personale, i datori di lavoro che impiegano mediamente più di 15 dipendenti, previo accordo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale, al fine di incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani possono prevedere di:

  • corrispondere a questi ultimi una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe loro in base alle regole vigenti
  • corrispondere all’INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento

I lavoratori coinvolti devono raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento, di vecchiaia o anticipato, nei 7 anni successivi alla cessazione dal rapporto di lavoro.

 

Info:
Patronato EPASA-ITACO, via Carlo Donat Cattin, 129 – Arezzo
CNA Area Aretina tel. 05753291
CNA Casentino tel. 0575536225
CNA Valdarno tel. 055911861
CNA Valdichiana tel. 0575648584
CNA Valtiberina tel. 0575742732