Alcune caratteristiche strutturali e congiunturali dell’economia aretina

La provincia di Arezzo, con una popolazione di oltre 340.000 abitanti, si caratterizza per una forte propensione all’attività imprenditoriale. Sono presenti infatti (al 31 dicembre 2018) quasi 37.459 imprese con una densità media di circa 1 impresa ogni 10 abitanti dato che la colloca tra le prime 18 città italiane per intensità di imprese in rapporto alla popolazione. Se si considerano anche le unità locali il numero complessivo delle imprese è pari a 45.416 unità.

La provincia ha fatto registrare un valore aggiunto di 8,496 miliardi che è generato per l’3,1% dall’agricoltura, il 25,7% dall’industria, il 5,3% dall’edilizia e per il 65,9% dai servizi.

Arezzo ha consolidato nel tempo un modello di sviluppo che si basa su alcuni settori manifatturieri ad imprenditoria diffusa (moda, oreficeria, ma anche meccanica elettronica e di precisione) a cui si affianca una significativa ed intensa crescita del terziario commerciale, turistico, di rete e dei servizi all’impresa.
Il sistema aretino mostra poi in assoluto una forte capacità di esportazione: è infatti ai vertici della graduatoria nazionale per apertura al commercio estero. Nel 2018 Arezzo ha raggiunto quasi 6,7 miliardi di euro di export con una crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente.

Il primo trimestre 2019 ha fatto registrare un’ulteriore crescita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2018. Nei primi tre mesi dell’anno a tirare la volata è il settore “metalli preziosi” con il +40% sul quale ha inciso in parte l’aumento del prezzo del metallo (+6%). L’incremento è anche ascrivibile alla domanda in aumento del sistema bancario a livello mondiale.
Per la gioielleria la crescita è stata del +19%, un risultato legato soprattutto alla ripresa dei commerci con gli Emirati Arabi che acquistano per 140 milioni di euro contro i 101 del 2018, mettendo a segno un incremento del 38%. Importante anche l’export verso gli Stati Uniti (42 milioni, +32,8%) e verso Hong Kong, secondo mercato di riferimento con 80 milioni (+22, 1%).
E’ necessario evidenziare come metalli preziosi e gioielleria rappresentino i 2/3 del totale complessivo dell’export provinciale. Arezzo è infatti il primo distretto orafo italiano con 1.211 imprese orafe attive (1407 quelle registrate) e 7.778 occupati ai quali vanno aggiunte imprese ed addetti dell’indotto.

L’altro pilastro del manifatturiero aretino è la moda che, con le sue oltre 1.000 imprese, ha nel primo trimestre 2019 recuperato le perdite registrate nel corso del 2018 facendo segnare un +11% per l’abbigliamento, un +18% per le calzature ed un + 5% per la pelletteria.

Unica voce negativa riguarda le bevande (soprattutto il vino (-11%)), mentre il settore alimentare nel suo complesso cresce del +6,2%.

Per tornare al quadro demografico delle imprese particolarmente vivace è l’andamento relativo al settore digitale, all’assistenza socio-sanitaria ed ai servizi legati al turismo.
Proprio il turismo si sta rilevando come uno dei settori più promettenti, con una crescita percentuale superiore a quella delle altre città toscane. Indubbiamente, in valore assoluto i numeri sono ancora lontani da quelli delle altre città d’arte della Regione, ma nel 2018 gli arrivi hanno quasi toccato quota 600.00, le presenze superato il milione e mezzo e le strutture ricettive attive sono 1.517. Un settore quindi in grado di dare importanti opportunità per i giovani e che può contribuire a promuovere le nostre grandi tipicità locali, ad iniziare dall’olio e dal vino.

E nella provincia aretina a fine 2018 sono state registrate 3.121 imprese giovanili (under 35), 525 delle quali sono nate nel corso dell’anno. Più preoccupante il quadro degli indicatori occupazionali: rispetto ad un tasso provinciale di disoccupazione 2018 che è diminuito al 9,3% rispetto al 9,7% dell’anno precedente, il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni è passato dal 20,3% al 21,5%, pur mantenendosi sempre ad un livello inferiore al dato regionale (22,9%) che a quello nazionale (32,2%).
Ma che la nostra provincia costituisca ormai una realtà dove sono presenti imprese ad elevata concentrazione tecnologica è dimostrato dal dato relativo alle difficoltà di reperimento che riguardano complessivamente il 33,6% delle assunzioni programmate (come si evince dal Rapporto Excelsior maggio 2019) ma che per alcune figure professionali, a più elevata specializzazione, vede una crescita del mismatch che supera spesso la metà delle assunzioni previste.

Il sistema delle imprese
Le imprese femminili rappresentano il 23,7% del totale delle imprese aretine, un livello superiore a quello della Toscana (23,1) e dell’Italia ( 21,9).
Le imprese straniere costituiscono l’11% del totale, livello superiore al dato nazionale (9,9%) ma inferiore a quello medio toscano (13,6%).

La bilancia commerciale
Il dato delle esportazioni nel 2018, come precedentemente detto, ha fatto registrare con 6,7 miliardi di euro una crescita del 2,4 rispetto al 2017. Le importazioni sono cresciute del 11,7% per un valore di 4 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale rimane comunque ampiamente positivo (2,3 miliardi di euro).

Il credito
Il totale dei depositi aretini si attesta a 7,3 miliardi con una crescita della propensione al risparmio del 3% rispetto al 2017. Crescono i finanziamenti (7,7 miliardi) sia nella componente dei prestiti alle famiglie (+2,4%) che al sistema delle imprese ( +2,1%). Una crescita quest’ultima non generalizzata: ne beneficiano infatti le imprese medio-grandi (+3,1) mentre le piccole imprese subiscono una stratta creditizia del 1,6%.

Protesti e procedimenti concorsuali
Sensibile il calo dei protesti levati nella provincia, il 32,1% in meno rispetto al 2017 con un valore dimezzato rispetto al precedente anno (-52,4%). Scendono anche le procedure concorsuali delle imprese aretine: 567, l’1% in meno sul 2017.

Scenario complesso in grande evoluzione, con tutte le insidie legate al rallentamento dell’economia mondiale. Uno scenario comunque che presenta tante opportunità per la nostra provincia, legate al turismo, alle eccellenze manifatturiere tipiche del Made in Italy ed ai settori innovativi del digitale e della meccanica di precisione.

Rapporto 2019 sullo stato dell’economia della provincia di Arezzo.

Intervento del Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi e del Segretario Generale Giuseppe Salvini_26.06.2019.