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CNA: l’accesso al sito dell’Inps? Un caos mai affrontato prima

Gli uffici del Patronato Epasa-Itaco di Arezzo, operativi in modalità smart working, si sono attivati ed organizzati sul territorio, per presentare, a partire dal 1° aprile, le richieste di indennità di 600 euro previste dal Decreto Cura Italia.

Un iter complesso quello dei 600 euro: dalle aspre critiche sollevate da CNA per l’importo del tutto inadeguato alla dura presa di posizione di fronte all’ipotesi paventata, poi rientrata, di un click day per assegnare il bonus, una sorta di lotteria vissuta come un’offesa gravissima da quasi cinque milioni di lavoratori autonomi. Di qui i dubbi sullo stanziamento delle risorse, rientrati con lo slogan “nessuno sarà escluso” e criticità dal punto di vista interpretativo e procedurale sciolte solo la sera del 31 marzo. Ma la giornata più critica è stata proprio il 1° aprile: gli uffici del Patronato si sono trovati davanti ad un continuo blocco dell’accesso sul portale dell’INPS, blocchi di un’ora per pratiche da 1 minuto, al punto che l’Istituto ha deciso di sospendere temporaneamente il servizio. Inefficace è stato anche lo scaglionamento delle aperture deciso per contingentare gli accessi. Disservizi inaccettabili che si sono ripetuti anche nei giorni successivi: caricamenti bloccati, clessidre infinite, interruzione del servizio, difficoltà di inserimento delle deleghe. E intanto i cittadini che, giustamente, sollecitavano ed inviavano le richieste, nella fascia oraria riservata ai patronati. Insomma complicazione e burocrazia in un momento in cui invece la semplificazione e la rapidità dovrebbero rappresentare i tratti distintivi di qualsiasi procedura amministrativa. Nessuno rimarrà escluso dal beneficio, dice l’INPS, ma occorre una maggiore funzionalità, accessibilità e, soprattutto, serve poter fare invii cumulativi su canali riservati ai patronati per evitare la prevedibile pressione sul sistema informativo dell’Istituto. Ad oggi si procede una richiesta alla volta.

Di questa situazione hanno fatto le spese tantissimi contribuenti: stiamo parlando di imprenditori che, in un momento difficile come l’attuale, hanno bisogno di sentire la vicinanza dello Stato e non la sordità di una burocrazia autoreferenziale e tecnocratica; questa indennità in molti casi può rappresentare l’unica fonte economica a disposizione.

Si ricorda che l’indennità spetta ai lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), ai collaboratori familiari iscritti alla gestione obbligatoria dell’Inps, ai liberi professionisti titolari di partita iva alla data del 23.02.2020 iscritti alla gestione separata ed ai collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo sempre alla data del 23 febbraio 2020 iscritti alla gestione separata.

L’azienda artigiana o del commercio che abbia più soci lavoratori iscritti alla gestione Inps può richiedere una indennità per ogni socio. Il bonus riguarda anche i professionisti iscritti alle casse degli albi e ordini professionali.

Sono esclusi i titolari di una pensione diretta e gli iscritti ad altre forme obbligatorie previdenziali.

Le indennità non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.

CNA Arezzo ha creato un form online https://forms.gle/L6WP2y75u9LVWBcn6 per consentire agli associati di inserire i dati utili alla richiesta del bonus tramite il Patronato.

Per presentare la domanda c’è tempo fino al 30 aprile. I pagamenti partiranno dal 15 aprile, ma in ogni caso con effetto retroattivo dal 1° aprile, fino a soddisfare tutte le richieste.