CNA Pensionati: è Moreno Carloni il nuovo Presidente

Tempo di rinnovo delle cariche per CNA, sabato è toccato al presidente territoriale dei pensionati. A ricoprire il ruolo per il prossimo mandato sarà Moreno Carloni, una vita passata a fare l’orafo e da 40 anni attivo nell’associazione di categoria.

Carloni definisce la sua nomina “un bell’impegno” e tra le prime azioni del suo mandato, spiega, ci sarà quella di “smitizzare le voci sarcastiche sulla nostra categoria. Cito solo l’ultima: durante questa pandemia è stato detto più volte che i pensionati erano garantiti, che non sono stati penalizzati in confronto ai lavoratori attivi, dimenticandoci però che il 53% dei sedici milioni di pensionati italiani riceve un importo che non arriva nemmeno al reddito di cittadinanza. Non è una pensione, è un obolo per la sopravvivenza. Quando facciamo comodo, siamo una categoria alla quale si può attingere – vedi sempre il reddito di cittadinanza, in quel caso va bene ricorrere al fondo pensionati – in altre questioni siamo invece messi da parte, perché ormai ritenuti improduttivi”.

Il compito che Moreno Carloni si assume basa su un unico grande assunto: i pensionati sono una ricchezza. Per questo il suo mandato avrà tre priorità: “Cambiare il pensiero politico-economico sulla categoria, cercando appunto di valorizzare il nostro ruolo. Impegno nel campo sanitario, abbiamo visto chi ha sofferto e sta soffrendo di più a causa della pandemia: gli anziani, che sono spesso fragili perché l’età porta con sé varie patologie e la medicina territoriale in questi ultimi anni è stata devastata, rendendoci ancora più esposti. E poi c’è il tempo libero, quindi iniziative per alleggerire l’animo di chi è autosufficiente e dare la giusta assistenza a chi non lo è”.

Grande attenzione di Carloni anche al lato tecnologico: “Ciascuno dei vice presidenti della categoria è una persona con competenze specifiche. Non ho trascurato la competenza tecnologica. Ancora durante la pandemia, abbiamo visto quanto sia difficile per una persona anziana prenotare una prestazione tramite smartphone, o in generale interagire tramite apparecchiatura tecnologiche. Bisogna ridurre questo gap”.