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Binazzi CNA: svantaggiati rispetto alle imprese energivore e con un prelievo fiscale esorbitante

 franca binazzi cna arezzoUn podio non invidiabile quello occupato dalle piccole imprese sul fronte dei costi energetici. Il quadro fornito dall’Osservatorio Energia CNA è a tinte fosche: il prezzo dell’energia elettrica  per le aziende italiane supera di circa 36 punti percentuali quello pagato mediamente nell’Unione Europea, con differenziali che vanno dal +23,6% per le imprese di grandi dimensioni (classe di consumo 70.000 MWh annui) al +45,4% per le imprese micro, piccole e artigiane (classe di consumo inferiori ai 20 MWh).
“Siamo svantaggiati – è il commento amaro di Franca Binazzi, Presidente CNA Arezzo – rispetto a quelle europee non solo per l’alto prezzo finale pagato ma, più in generale, per una bolletta mal strutturata. Oltre a pagare un prezzo molto elevato per la componente “Energia”, sopportiamo il prelievo fiscale e parafiscale in assoluto più alto d’Europa. Inoltre il parodosso  è che nel nostro paese la bolletta diventa fonte di gettito per finanziare politiche di vario tipo che nulla hanno a che fare con il consumo energetico degli utenti”.
Che significato ha questa analisi in un mercato che si evolve verso la completa liberalizzazione? “Rappresenta un fattore estremamente critico – osserva la Presidente CNA – perché la concorrenza tra operatori si gioca proprio sulla sola componente energia per cui in futuro sarà difficile per gli utenti trarre vantaggi significativi in termini di riduzioni di prezzo”.
Ma c’è di più. Le micro e piccole imprese, oltre a pagare un prezzo decisamente maggiore rispetto alle aziende europee aventi la stessa dimensione, sono fortemente svantaggiate anche rispetto alle imprese più strutturate e con maggiori consumi. Nel 2016 infatti le piccole imprese hanno sopportato il 35,2% degli oneri generali complessivi dell’intero sistema (in valore assoluto 5,6 miliardi di euro) a fronte di un consumo pari al 25,9% del totale. Le imprese medio-grandi, al contrario, pur avendo consumato una quota di energia decisamente maggiore (35,6% del totale) hanno sostenuto il 34,1% degli oneri complessivi. Infine le imprese energivore hanno acquistato il 14% dell’energia complessivamente consumata lo scorso anno contribuendo però solo al 7,4% degli oneri complessivi.
“I dati dell’Osservatorio Energia CNA confermano, anche per il 2016, il persistere di una visione sbilanciata che continua a privilegiare le imprese energivore e che non tiene conto della realtà produttiva delle piccole e medie imprese. E gli interventi del Governo non fanno che confermare questa visione prevedendo, come unica misura in tema di costo dell’energia, una riforma cosiddetta degli energivori che interviene esclusivamente a favore dei settori industriali più sensibili al prezzo dell’energia e più esposti alla concorrenza estera. Si continuano a ignorare del tutto le piccole e medie imprese, come se non fossimo consumatori di energia e non subissimo la concorrenza delle imprese straniere”.
“Bisogna partire – sostiene Franca Binazzi – da una riforma degli oneri generali di sistema che tenga davvero conto dei reali profili di consumo che caratterizzano ciascuna impresa e  distribuire in maniera equa e bilanciata il peso degli oneri generali tra le diverse categorie di consumatori. Un intervento auspicabile già dalla prossima Legge di Bilancio.
Gli interventi sul territorio? “Ad Arezzo abbiamo in cantiere un progetto di gruppi di acquisto per avere prezzi più bassi in particolare per alcuni comparti, per loro natura maggiormente “energivori” – conclude la Presidente CNA –  penso al settore della produzione (meccanica, legno arredamento), a quello orafo, ai servizi, all’alimentare, all’abbigliamento e calzature. Un servizio da affiancare allo sportello Energia per imprese e cittadini per la lettura delle fatture di luce e gas: sempre più spesso utenti si rivolgono ai nostri uffici per fatture non corrette, ritardi nelle operazioni di cambio fornitore, sospensioni della fornitura non giustificate, etc. Il nostro obiettivo è sgombrare il campo dai dubbi sulle varie voci che costituiscono una bolletta e consigliare le soluzioni migliori per abbatterne i costi”.