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Andrea Cherubini, Portavoce Tintolavanderie CNA

Le lavanderie Cna: ecco quali sono e dove si trovano gli esercizi ancora aperti in provincia di Arezzo

Trovare una lavanderia aperta sta diventando sempre più difficile. “Non c’è lavoro e ogni giorno è sempre peggio”, spiegano dalla lavanderia Acqua Sapone di Viale Amendola 15 Arezzo c/o centro Coop Fi che offre servizio a domicilio, sanificazione con ozono e in questo periodo sono aperti dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì e si possono contattare allo 0575 1822490 oppure al 3473540240. Ma in pochissimi resistono e garantisco il servizio. Alcuni con variazioni di orario, la maggior parte chiude infatti alle 18 dopo quest’ora non c’è più in giro nessuno.

Resistono con qualche piccola variazione di orario: la lavanderia Bolle di Sapone di Martini Caterina via dei Boschi 219 Pieve al Toppo per questa emergenza è aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato compreso 9,00  — 13,00. Le lavanderie LavAr sono aperte in questa settimana con i seguenti orari : Via Garbasso 44 orario 8.30 /12.30 – 15.30 /19.30 sabato mattina chiuso; Via Margaritone 51 /A solo la mattina 8.30/12.30 e il sabato mattina aperto; Località Ponte alla Chiassa 8.30 /12.30 – 15.30/19.30 sabato mattina aperto. Si segnala poi la lavanderia L’angolo del pulito Strada in Casentino cell 3493458949 offre servizio a domicilio, sanificazione e accoglienza nel negozio in sicurezza. Infine la lavanderia S. Lorentino di Rossi Rita in Via Marco perennio 24/D ad Arezzo è aperta la mattina dalle 8,00 alle 12,30, cell. 3468844530.

Il DPCM del 11.03.2020 entrato in vigore il 12 marzo ha incluso le lavanderie e tintorie tra le attività commerciali che possono rimanere aperte.

“Sicuramente – ammette Andrea Cherubini portavoce tintolavanderie CNA – questo è generalmente un periodo di scarso lavoro perché ancora non si fa il cambio di stagione, ma la clientela scarseggia perché le persone sono spaventate e non escono facilmente da casa, anche se per far lavare i propri capi.

Dal sito del Ministero della Salute si legge che il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. Inoltre sappiamo che il Covid-19 si inattiva a temperature di 37 gradi ed è sensibile a saponi, detergenti e disinfettanti.

Premessa questa fondamentale per inquadrare il problema e contrastarlo – dice Andrea Cherubini che aggiunge – recenti analisi commissionate dalle associazioni di categoria sugli agenti patogeni che possono essere trasmessi attraverso gli abiti hanno rilevato che la pulizia a fondo eseguita nelle lavasecco artigiane professionali garantisce un’elevata efficacia di abbattimento per tutti i principali ceppi microbici e, in alcuni casi, raggiunge livelli di vera e propria sanificazione.

Oggi la nostra categoria è composta da operatori che sono dei veri e propri professionisti del pulito che, oltre a trattare macchie, garantiscono l’igiene del capo. L’evoluzione dei contesti – e quello attuale ne è una prova – porta ad una crescente esigenza e domanda a cui dobbiamo rispondere, di maggiore e corretta pulizia. Domanda che può e deve essere soddisfatta dal settore della manutenzione tessile. Nelle nostre lavanderie professionali vengono infatti utilizzati detergenti e macchinari che hanno caratteristiche decisamente superiori a quelle normali di casa a cui si sommano la professionalità ed esperienza dei manutentori.”