Una storia di valore con ospiti eccellenti il 22 dicembre al Teatro Petrarca di Arezzo

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Era il 31 dicembre 1947 quando 24 imprenditori artigiani fondarono un’associazione di mutua assistenza che chiamarono Federazione Artigiani della provincia di Arezzo che successivamente aderì alla CNA, già costituita nel dicembre del ’46, divenendone parte integrante ed assumendone lo Statuto Nazionale. Quella Federazione nacque per riorganizzare l’artigianato aretino e far ripartire il lavoro e l’attività economica dopo la guerra, puntando sullo spirito democratico e costruttivo tipico dell’artigianato. I 24 imprenditori del 1947 sono diventati oggi ben oltre 4.000 in tutto il territorio provinciale. Erano falegnami, sarti, fabbri, barbieri, tappezzieri, meccanici ed idraulici, già quell’universo composito di artigiani che oggi si è notevolmente ampliato fino a comprendere oltre 40 mestieri. In 70 anni le radici poste nel 47 si sono irrobustite alimentando con linfa sempre nuova un albero che negli anni è cresciuto forte e costituisce il tessuto connettivo del nostro sistema di imprese.
Nella data dei festeggiamenti c’è un altro anniversario: il 22 dicembre di 70 anni fa l’Assemblea Costituente approvava il testo definitivo della Costituzione della Repubblica italiana che all’art. 45 recita: La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato.E tra i 552 membri c’era anche uno dei 24 fondatori di CNA Arezzo: Galliano Gervasi, artigiano falegname autodidatta di Foiano della Chiana, poi successivamente eletto senatore. Una vita dedicata all’impegno per la democrazia e lo sviluppo economico a livello istituzionale e a fianco delle imprese. Intrecci di storia d’Italia e di storie di impresa, 70 anni di profonde trasformazioni, dei quali gli ultimi 20 sono stati eccezionalmente veloci: ne parleremo con Paolo Mieli giornalista e storico, editorialista del Corriere della Sera, giornale che ha diretto dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009, eccellente testimone del nostro tempo cui è affidato un ritratto dell’Italia nelle sue fasi ascendenti e discendenti nonché nei suoi bruschi stravolgimenti: la ricostruzione post bellica, il boom economico, il forte sviluppo dell’artigianato e della piccola impresa, la crisi economica, la rivoluzione tecnologica.
Alla parola ironica e graffiante di uno dei critici d’arte più popolari, Philippe Daverio, autore e conduttore di programmi di arte e cultura, è affidato il colloquio col pubblico su La Magia delle Mani, il connubio tra arte e artigianato,  il valore del Made in Italy tra cultura e impresa, la vitalità del mondo artigiano che genera e si rigenera con passione e qualità tutte italiane.
Nella parte finale le conversazioni di Giovanni Bogani, giornalista e critico cinematografico, con l’attore e regista Carlo Verdone, noto per le sue capacità istrioniche  e per la sua comicità camaleontica, a suo modo interprete di personaggi che incarnano le fasi evolutive dei nostri tempi. In giro per l’Italia a promuovere la commedia Benedetta Follia da lui scritta, diretta e interpretata, in uscita nelle sale l’11 gennaio, ha trovato uno spazio per rendere omaggio ad una terra di artigiani a cui è legato, da artigiano lui stesso che nei film ricerca la spontaneità e la verità, per raccontare un mondo, quello del cinema, che non può fare a meno dei mestieri artigiani.
Artigiano è anche l’artista vincitore dell’edizione 2013 di Italia’s Got Talent: Samuel il Ventriloquo realizza personalmente i pupazzi a cui dà vita recitando interi monologhi senza il minimo movimento delle labbra.
E tra gli ingredienti della serata, i più interessanti esponenti dell’illusionismo internazionale, Alberto Giorgi e Laura con uno spettacolo di magia ispirato alle più belle fantasticherie di Jules Verne.