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Targhe prova tra uso e abuso

Dopo lo stop alle sanzioni che hanno messo in allarme il settore, un seminario per fare il punto sull’utilizzo dello strumento.

Erano scattate sanzioni fino al sequestro dei veicoli immatricolati privi di copertura assicurativa e muniti di targhe prova. Tutto era nato da un’interpretazione di una sentenza del Tribunale di Vicenza da parte della Polizia di Stato, poi confermata dal Ministero dell’Interno, che si era tradotta nel divieto di utilizzo della targa prova sui mezzi usati. Provvedimento questo che aveva creato non poche difficoltà ad autoriparatori e concessionari per i quali la targa prova rappresenta uno strumento di lavoro essenziale.

Adesso, dopo che la Corte dei Conti ha sospeso le sanzioni ed il Ministero dei Trasporti ha confermato la norma attuale in attesa che si esprima il Consiglio di Stato, CNA e Confartigianato Arezzo dedicano alle targhe prova un seminario di approfondimento per fare chiarezza sulla normativa giovedì 5 luglio dalle ore 17 all’hotel Etrusco di Arezzo.

Tante le voci al tavolo di confronto che interessa meccanici, collaudatori, venditori ed altre figure professionali: accanto a Ivo Bobini e Roberto Carria in rappresentanza del settore automotive di CNA e Confartigianato, il vice questore aggiunto di Arezzo Alessandro Rossi, l’avvocato Marcello Stanganini, Andrea Bonalanza in rappresentanza del mondo assicurativo e Gianfranco Soranna, Direttore nazionale di Federauto.

“Il mancato utilizzo di questo strumento metterebbe a repentaglio l’operatività di tutto il settore – dichiarano Ivo Bobini e Roberto Carria – E’ come se all’autotrasportatore d’un tratto venisse vietato l’utilizzo del proprio mezzo di lavoro. Le associazioni e gli operatori del settore sono pronti a difendere con ogni strumento l’uso della targa prova, in uno spirito di aperta collaborazione con gli organi di controllo, ben sapendo che ogni abuso va punito”.

“Attendiamo con fiducia un giudizio definitivo sull’argomento da parte del Consiglio di Stato pur sapendo che l’attuale normativa già prevede l’utilizzo della targa prova e ne sanziona gli usi non consentiti”.