Decreto in vigore dal 5 luglio 2017

E’ entrato in vigore il 5 luglio 2017 il decreto legislativo che definisce gli obblighi a carico degli operatori compro oro per garantire la piena tracciabilità della compravendita e permuta di oggetti preziosi usati e la prevenzione dell’utilizzo del relativo mercato per finalità illegali, con specifico riferimento al riciclaggio di denaro e al reimpiego di proventi di attività illecite.

Tra le novità previste, l’istituzione di un registro degli operatori compro oro professionali per i quali è necessario, quale requisito indispensabile, il possesso della licenza di pubblica sicurezza.

Tra gli obblighi degli operatori:

– la tracciabilità delle transazioni: viene stabilito infatti un abbassamento, da 1.000 euro a 500 euro, della soglia relativa all’utilizzo del contante per le attività del settore;
– l’iscrizione nel registro dei compro oro professionali per i soggetti diversi dalle banche, per lo svolgimento dell’attività;
– l’obbligo di annotazione dell’eventuale cessione dell’oggetto a fonderie;
– la conservazione di due fotografie dell’oggetto prezioso che è stato acquisito;
– l’identificazione del cliente e descrizione, dell’oggetto prezioso oggetto di scambio;
– l’apertura di un conto corrente dedicato alle transazioni finanziarie eseguite in occasione di tali
operazioni.

L’esercizio abusivo dell’attività è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa da 2.000 euro a 10.000 euro.

Il decreto prevede una serie di adempimenti collegata ad una ferrea disciplina sanzionatoria in caso di inosservanza.