Antonio Peruzzi (Presidente CNA Fita): “Costi non più sostenibili, se non ci saranno correttivi saremo costretti ad aumentare le nostre tariffe”

L’inizio del 2023 è drammatico per il settore dei trasporti. La fine degli sconti sulle accise e le conseguenti tasse sulle stesse, hanno portato il prezzo del gasolio attorno a € 1,90, un vero salasso soprattutto per i mezzi pesanti, per i quali il gasolio è la principale fonte di energia.

A fare il punto della situazione è Antonio Peruzzi, Presidente CNA Fita Arezzo: “La situazione necessita di correttivi immediati, è sconfortante che accise e tasse incidano, attualmente, per oltre il 50% sul prezzo alla pompa di benzina. Aggiungiamo anche, come se non bastasse, che dall’inizio dell’anno c’è stato anche un aumento delle tariffe autostradali, un altro 2% che contribuisce ad aggravare i bilanci delle imprese di trasporto. Mediamente, questi rincari genereranno circa 10.000 € l’anno in più di costi, per ogni automezzo. Pensiamo alle imprese che devono gestire un’intera flotta e ci apparirà subito chiara la portata del problema. Questi aumenti non sono più sostenibili”.

Ad agitare il sonno degli autotrasportatori c’è anche il progetto di introdurre un pedaggio, per i mezzi pesanti, sulla famigerata FiPiLi: “Sembra una discriminazione bella e buona, far pagare un pedaggio solo ai mezzi pesanti che, tra l’altro, incidono sull’usura della strada solo per il 12-14% circa. Questi soldi dovrebbero servire a finanziare i lavori su questa arteria così importante per la viabilità? Non ha ugualmente senso, la FiPiLi sconta errori strutturali fin dalla sua costruzione, non trovo giusto che siamo noi a dovercene fare carico. Oltretutto, per gli interventi di manutenzione delle strade paghiamo già i bolli, i proventi delle multe degli autovelox, non c’è bisogno di aggiungere altri balzelli”.

Infine, avverte Peruzzi, il problema non è solo della categoria trasporti: “Se questo stato di cose non migliora, saremo costretti ad aumentare i prezzi per i nostri servizi. Si tradurrà in un ulteriore aumento dei beni, in pratica questi rincari andranno a incidere sui bilanci delle famiglie. Per questo motivo è necessario intervenire subito, e riportare i prezzi alla pompa di benzina ai livelli precrisi”.